QUAL VUOL GRAZIA E A TE NON RICORRE,
SUA DESIANZA VUOL VOLAR SANZ'ALI
(Dante Alighieri)

mercoledì 30 aprile 2008

CAPITOLO IV: MARIA "Corredentrice"

La ricorrenza del titolo "Corredentrice" (1)

Significato del termine
Il termine più discusso nella teologia moderna riguardo alla cooperazione di Maria è quello della "corredenzione". Il titolo, di per sé, non significa nient’altro che “cooperazione alla Redenzione”. Così le prime esposizioni sistematiche, quando (dopo il 1904) si sviluppa un dibattito più ampio (2). Il problema spesso suscitato è che il termine potrebbe suggerire una collocazione di Gesù e Maria sullo stesso livello. Questo rischio, però, esiste anche in qualche maniera presso la parola “cooperazione”, usata dall’apostolo Paolo per segnalare la partecipazione all’opera salvifica operata da Dio: “Siamo collaboratori di Dio (Theou sunergoí) ...” (1 Cor 3,9). L’”operazione” in cui Maria è associata a Cristo è proprio la Redenzione. Senz’altro il termine “Corredentrice” è un’espressione forte per tale coinvolgimento, indicando la “singolare” cooperazione della Madre di Dio. Questa cooperazione si svolge per mezzo della grazia di Cristo, conferita in anticipo sin dall’Immacolata Concezione.

La via fino alla prima comparsa del termine
Nella Chiesa antica, la partecipazione di Maria alla Redenzione compare soprattutto sotto le voci di “novella Eva” e “Madre di Dio”. Troviamo delle espressioni forti, come quella di Ireneo che chiama Maria causa salutis (commentando il fiat della santa Vergine all’Annunciazione) (3). L’inno Acátisto, tipico della spiritualità orientale, chiama Maria “riabilitazione del caduto Adamo” e “riscatto (lútrosis) delle lacrime d’Eva” (4). Sant’Andrea di Creta (sec. VIII) parla della “Madre del Redentore” e dice: “in te (Maria) siamo stati redenti dalla corruzione”; “tutti noi abbiamo ricevuto la salvezza per mezzo di lei” (5). Dal sec. X in poi, Maria riceve occasionalmente il titolo di "redentrice" (redemptrix) per ribadire il suo ruolo quale Madre del Redentore. Si aggiungono espressioni simili, come salvatrix, reconciliatrix, reparatrix, madre del ristabilimento di tutti, madre della giustificazione, porta della vita e della salvezza (6).
Nel sec. XII, in particolare con san Bernardo, viene approfondito nella pia meditazione la funzione di Maria ai piedi della croce. Tramite la compassione Maria è la "madre dei dolori". Secondo il Mariale dello Pseudo-Alberto, Maria è stata adiutrix redemptionis per compassionem, ita mater fieret omnium per recreationem (7). Nel cuore la Madre di Dio ha sofferto la passione che il Figlio ha subìto nel corpo (Arnaldo di Bonneval) (8). In questo contesto nascono delle espressioni “corredentrici” che preparano il terreno per il termine che stiamo analizzando. Nelle visioni di santa Brigida, Gesù afferma: "Mia madre ed io abbiamo salvato l’uomo come con un solo cuore, io soffrendo nel mio cuore e nella mia carne, lei con il dolore e con l’amore del suo cuore" (9).
Nella contemplazione della Passione si inserisce anche la prima comparsa del termine "corredentrice" (corredemptrix) in un inno del sec. XV, trovato in un manoscritto a Salisburgo (Austria) (10).


1) Cf. R. LAURENTIN, “Le titre de Corédemptrice. Étude historique”: Marianum 13 (1951) 396-452; HAUKE, Maria, “compagna del Redentore” (2002) 50-53; MIRAVALLE (2003).
2) Cf. HAUKE, Mediatress of Grace (2004) 62s. 121s
3) Cf. Ireneo III,22,4; HAUKE, Heilsverlust in Adam 265-267. Sulla Chiesa antica, vedi con ulteriore bibliografia CAROL (1950) 125-150; MIRAVALLE, With Jesus (2003) 63-73; PERILLO (2004) 135-143.
4) Hymnos Akathistos, Stanza 1 (ed. Calzecchi Onesti, 1995, p. 25).
5) Canon in Nativitatem, 4-5 (PG 97, 1322 B-C); Canon in Beatae Annae Conceptionem (PG 97, 1307). Cf. MIRAVALLE (2003) 79.
6) Cf. MIRAVALLE (2003) 82-85.
7) Mariale, q. 150, citato in CAROL (1950) 165.
8) Cf. MIRAVALLE (2003) 85-92.
9) Revelationes extravagantes, c. 3; vedi anche Revelationes I, 35: GAMBERO (2000) 342. Cfr. U. MONTAG -T. NYBERG, “Birgitta von Schweden II. Werke”: Marienlexikon 1 (1988) 489-491. Giovanni Paolo II riassume il messaggio, dicendo: la santa invoca Maria come “Corredentrice” (Discorso del 6.10.1991: Insegnamenti di Giovanni Paolo II, vol. XIV/2, 756).
10) Cf. G. M. DREVES - C. BLUME, Analecta hymnica medii aevi 46, Leipzig 1905, n. 79, pp. 126s, citato in MIRAVALLE (2003) 110, nota 1: “Pia, dulcis et benigna/ Nullo prorsus luctu digna, /Si fletum hinc eligeris/ Ut compassa redemptori /Captivato transgressori/ Tu corredemptrix fieres”. Nella prossima strofa Maria viene anche chiamata redemptrix.

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