QUAL VUOL GRAZIA E A TE NON RICORRE,
SUA DESIANZA VUOL VOLAR SANZ'ALI
(Dante Alighieri)

mercoledì 30 aprile 2008

CAPITOLO III: MARIA come "madre", "compagna" e "ausiliatrice"

La discussione sistematica sulla cooperazione di Maria alla redenzione oggettiva si svolge sotto diversi titoli. Il Vaticano II ribadisce che Maria "è stata per noi [tramite la sua cooperazione all'opera di salvezza sulla terra] madre nell'ordine della grazia" (LG 61). La maternità spirituale può riferirsi sia alla redenzione oggettiva che a quella soggettiva (1).
Dal parallelismo Eva-Maria viene il titolo "compagna" (socia)(Gn 3,12: "La donna che tu mi hai posto accanto mi ha dato dell'albero e io ne ho mangiato"). L'uso mariano di Gn 3,12 comincia nel medioevo e si mostra fra l'altro nel brano citato del Mariale (sec. XIII) che differenzia una associazione triplice: associatio in essendo (nell'essere, in quanto la natura umana viene da Maria), in patiendo (nella passione: la compassione della madre) e in agendo (nell'azione: generazione del Figlio, aiuto per gli uomini). Pio XII usa con preferenza il titolo della socia, anche per evitare il termine discusso della corredentrice (2). L'espressione compare poi fra l'altro nella Lumen gentium (3) e nella prefazione della Messa sulla Mater Boni Consilii (“Tu hai colmato dei tuoi doni Maria di Nazaret, perché divenisse degna madre e generosa socia del Redentore”) (4). Il titolo esprime la vicinanza di Maria all'opera del Redentore, ma allo stesso momento la sua subordinazione e dipendenza (5).
Eva non viene soltanto chiamata "compagna" di Adamo, ma anche "un aiuto (adiutorium) che gli sia simile" (Gn 2,18.20). La patristica non applica ancora quest'elemento alla mariologia. Anzi: Ambrogio dichiara (riguardo alla presenza di Maria sotto la croce): "Gesù non aveva bisogno di un aiuto per la redenzione di tutti ... Accettava l'amore della madre, ma non cercava l'aiuto di un altro" (6). Solo con Riccardo di San Lorenzo (sec. XIII) Gn 2,18 viene applicato alla mariologia, ma con un cambiamento di senso riguardo alla Genesi: Maria non soccorre il Redentore, ma costituisce un aiuto supplementare per l'umanità afflitta. Pseudo-Alberto vede Maria come "ausiliatrice presso la Redenzione tramite la sua compassione"; per questo è madre (spirituale) di tutti (7).


1) Cf. J. STÖHR, “Mutterschaft, geistliche”: Marienlexikon 4 (1992) 560-563.
2) Cf. HAUKE, Maria, “compagna del Redentore” (2002) 52.
3) Vedi sopra.
4) Messale della BVM, n. 33.
5) Cf. A. ZIEGENAUS, "Socia": Marienlexikon 6 (1994) 194s.
6) PL 16,1271.
7) Cf. ZIEGENAUS (1998) 336s.

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